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Vita MEG

Semplicemente “faleminderit”!

Simone, Giulia, Matteo ed Elisa ci raccontano la loro esperienza di formazione Responsabili in Albania. È stata, però, più che una formazione: nel LER hanno trovato una vera e propria famiglia oltremare…

L’arrivo a Tirana

Da una valigia di pietre…

Ci è stata data la possibilità di andare in Albania per “formarci” come Responsabili, attraverso un “gemellaggio” con il LER (Lëvizja Eukaristike Rinore, cioè Movimento Eucaristico Giovanile). Inizialmente non sapevo cosa aspettarmi ma credevo che mi sarei trovato bene. Sono partito da Pescara con una valigia piena di pietre e di pesi che non mi rendevano ciò che volevo essere. Appena arrivato a Tirana, ho subito sentito come il peso della valigia iniziava a cambiare, ho iniziato a lasciare tutto il passato alle spalle e a vivere come una nuova vita.

…a una valigia di amore

Una vita fatta di amore, come quello che ho provato per i bambini della casa famiglia che, nonostante la differenza linguistica, mi hanno riempito il cuore di gioia. Ho provato amore verso tutti coloro che ho incontrato, per coloro con i quali ho bevuto un salep, mangiato un byrek. Con i miei nuovi fratelli albanesi ho condiviso i miei problemi, le mie scelte, le mie emozioni e tutti hanno conquistato un posto nel mio cuore. Scrivendo queste parole ripenso a tutti i momenti vissuti; a tutte quelle volte in cui, in quei giorni, ho detto “faleminderit” che significa “grazie”. Faleminderit a tutte le persone che ci hanno accompagnato e che ci hanno accolto. Faleminderit al MEG, una vera e propria famiglia. (Simone Di Giampietro, Pescara15)

Per le strade di Tirana

Un desiderio realizzato… al di là delle aspettative!

Avevo sempre avuto il desiderio di andare in Albania con il MEG, così appena si è presentata l’opportunità l’ho colta. Sono partita senza avere la minima idea di cosa mi sarei trovata a vivere e quello che ho trovato in Albania è andato ben oltre ciò che avrei immaginato. Ho ricevuto talmente tanto amore che ne sono stata travolta. La gentilezza delle persone che abbiamo incontrato, l’ospitalità che abbiamo ricevuto, la premura nei nostri confronti, la storia di questa meravigliosa terra e dei suoi abitanti.

Ho lasciato in Albania un pezzetto di Giulia

Ogni esperienza vissuta mi ha arricchito come persona e mi ha donato qualcosa che porterò sempre con me: i sorrisi dei bambini alla casa famiglia, la testimonianza delle suore clarisse e le meravigliose parole spese nei nostri confronti, l’ospitalità e la gioia dei ragazzi del LER, i momenti di preghiera e quelli di svago. Ho portato a casa con me ogni emozione e ogni esperienza vissuta, lasciando in Albania un pezzetto di Giulia. Dal profondo del cuore un enorme “faleminderit” al LER, ai Responsabili, a Padre Renato e a tutti i nuovi amici incontrati in quei giorni. (Giulia Valenzi, Roma Istituto Massimo)

Tempo di formazione Responsabili

Alla ricerca di vita

Cercare la vita nella semplicità è stato per me il motto di quei giorni in Albania… ed è ciò che ho fatto! Ho trovato vita in molti “luoghi di morte”: dove bambini vivono la loro felicità non in una casa-famiglia, ma in una casa d’amore; nei posti dove le persone non hanno ciò che hai tu; nei luoghi dove le esistenze di moltissime persone sono state trasformate in morte… E tutto questo è poi esploso in un eruzione di vita, amore, gioia e felicità. Ho trovato nelle sorelle e nei fratelli la vera vita, nelle pupille delle suore Clarisse la gioia dell’esistenza offerta al Signore.

…riporto a casa la vita

La differenza tra le lingue era la cosa che mi metteva più paura, ma in realtà è stato ciò che ci ha messo più in comunione tra di noi, diventando di conseguenza il punto di forza del gruppo. Ognuno con le proprie forze ha riempito i punti deboli dell’altro. Nei momenti di vera e propria formazione si è creato uno spirito unico di sostegno e di consiglio per tutte difficoltà emerse. Non sono mancati momenti di svago, come mangiare e bere insieme cibi e bevande locali, camminare per le vie delle città visitate, o ballare canzoni della tradizione Albanese. Riporto a casa la vita, tanti fratelli e tante sorelle, l’insegnamento che alle difficoltà c’è sempre soluzione, basta affidarsi a Dio come abbiamo fatto noi, testimoni del Suo amore. (Matteo Frasca, Pescara15)

LA visita allesuore Clarisse

Sapere di non essere soli

Quello che porto a casa, dopo la mia esperienza in Albania, è tanto affetto e un grande senso di condivisione. Fa un certo effetto, perché ti rendi conto che non importa quanti sono i chilometri di distanza, ma sai di non essere solo. All’inizio ero terrorizzata all’idea di non riuscire a capire i ragazzi che avrei incontrato e viceversa. Poi, però, già dal primo giorno, ho capito che il bello di questa esperienza, oltre che alla formazione e alle visite della città, era anche il rendersi conto che è proprio dalle piccole cose fatte insieme che si crea quel legame che tutti chiamiamo comunità.

Mettere in gioco tutto

L’Albania e gli albanesi mi hanno lasciato un senso di calore che porterò sempre con me. Devo ammettere che prima di partire non credevo di essere all’altezza del viaggio. Grazie a coloro che avevo accanto ho realizzato che non sempre serve essere “tanto” per rendere felice qualcuno, basta mettere in gioco tutto ciò che si ha.

Testimonianza è ricchezza

È difficile, difficilissimo, però regala tantissime emozioni. Ho pensato a questo mentre eravamo in visita alla casa-famiglia a Scutari. Vedevo infatti bambini che, nonostante avessero pochissimo, erano molto più sorridenti di noi. Ci mostravano i loro giochi con immensa fierezza e gioia. Ci stavano dando tutto ciò che avevano e a noi è bastato e avanzato, perché il regalo più grande che ci hanno fatto è stato il loro sorriso. Questa esperienza mi ha anche insegnato a non dare mai niente per scontato, che non tutto quello che abbiamo ci è dovuto. Essere capaci di testimoniare le nostre esperienze è il regalo più bello che Dio ci possa fare. (Elisa Condemi, Roma Istituto Massimo)

Fai il MEG

In parrocchia o in istituto

Puoi avviare una nuova comunità utilizzando i nostri percorsi per il catechismo, Catemeg, o gli itinerari tematici annuali proposti nei sussidi “MEGResponsabili”.

Durante la messa in parrocchia alcuni bambini del MEG raccontano un'attività svolta durante il catechismo