Un cuore in cammino… verso la GMG 2023!

Come Movimento Eucaristico Giovanile siamo invitati a partecipare alla GMG di Lisbona 2023. La “nostra” Rita Antonicelli – di Bari – ne ha gustato un piccolo anticipo, in quanto delegata del MEG per l’organizzazione. Ecco che ci racconta la sua esperienza…

Un sogno che mi appartiene da sempre
La GMG è un sogno che mi appartiene da sempre. Ho sempre visto queste esperienze di vita vera, condivisa e piena, come dei momenti fondamentali per chi vive per e nell’Eucaristia. Per me, infatti, essere uomini e donne di fede significa essere gente in movimento, in una costante ricerca dell’altro. Quando il Papa ha annunciato che il luogo della futura Giornata Mondiale della Gioventù sarebbe stato Lisbona, dal 1 al 6 agosto, io con la testa ero già lì e quando mi hanno chiesto di partecipare come delegata del MEG Internazionale, la gioia e l’emozione hanno pervaso il mio corpo ed il mio cuore.
Il volto del MEG per il mondo
Il primo incontro di preparazione si è tenuto dal 16 al 19 ottobre a Fatima. Hanno partecipato 300 partecipanti provenienti da 180 Paesi di tutto il mondo. Ho avuto la possibilità di rappresentare al mondo intero il MEG, la mia casa, il posto dove sono cresciuta. Essere il volto del MEG per gente che probabilmente non ne ha mai sentito parlare è stata un’emozione unica ed irrepetibile. Sono stati dei giorni di lavoro intensi, ma soprattutto pieni di voglia di mettersi in gioco con i fratelli di tutto il mondo.

“Maria si alzò e andò in fretta”
Questa citazione sarà il tema della GMG, ma in realtà è un po’ quello che abbiamo fatto tutti noi delegati, rappresentanti delle Conferenze episcopali e della Pastorale giovanile, movimenti ecclesiali e congregazioni religiose, insieme al comitato organizzatore locale (COL) di Lisbona 2023. Ci siamo alzati e in fretta siamo arrivati a Fatima con la necessità del cuore di metterci in movimento per qualcosa di molto grande, per sentirci vivi e per far bruciare di vita vera la nostra fede.
Una richiesta speciale
Questa necessità è ancora più forte perché non è possibile dimenticare i due anni di pandemia che abbiamo vissuto e che ci hanno tenuti chiusi in casa. Infatti, alla sessione di apertura del primo giorno dell’incontro, il Cardinale Kevin Farrell (Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita) ha rivolto una richiesta speciale a tutti i presenti: “Facciamo di questo incontro faccia a faccia, un segno per costruire ponti tra nazioni e culture. Questo è ciò che la Giornata Mondiale della Gioventù ha rappresentato fin dal suo inizio e questa è una delle necessità più forti al giorno d’oggi”.
Cuori che si toccano
I primi due giorni sono stati suddivisi in cinque assemblee plenarie, all’interno delle quali sono state definite tutte le modalità di svolgimento e partecipazione alla GMG. A questi tempi di lavoro si alternavano momenti di preghiera, eventi culturali ed esperienze conviviali. Abbiamo infatti anche avuto la possibilità di conoscerci, confrontarci e creare legami autentici attraverso la condivisione dei pasti, la musica, i balli; ma anche tramite il silenzio, quello più profondo, quello dove i cuori si toccano.

Una città mobilitata
Il terzo giorno abbiamo conosciuto Lisbona. Dopo l’incontro in Comune con il sindaco della città, abbiamo visitato i luoghi in cui si svolgerà la Giornata, ovvero Parque Tejo e Loures ed è stato impressionante vedere come, per questo evento, per far vivere ai giovani un’esperienza di fede indimenticabile, si stesse mobilitando l’intera città.
Un aneddoto memorabile
Di questo giorno, voglio raccontarvi un aneddoto divertente e memorabile: per arrivare nei luoghi della GMG abbiamo girato per la città in autobus… scortati dalla polizia! Con sirene e luci di emergenza, fermava il traffico per farci passare. La gente guardava gli autobus, un po’ infastidita, un po’ incuriosita, perché si chiedeva quale grande star ci fosse all’interno. Divertita, mi sono avvicinata ad uno degli organizzatori dicendo ironicamente: “Wow, mi sento quasi una persona importante!”. E lui mi ha risposto: “Voi non solo siete importanti, per noi siete fondamentali e, senza di voi, la GMG non esisterebbe!”.
Incontro, sinonimo di amore
Quando ho accettato la proposta di partecipare a questo incontro, non mi sarei mai aspettata di ricevere tutto questo amore gratuito ed illimitato. Questo mi ha fatto capire quanto è importante avere un cuore senza confini, un cuore in cammino, che sa ascoltare.

Riconoscere il Signore nei fratelli che ci ha messo accanto
Tutto inizia sempre dagli occhi, da uno sguardo in cui da subito ci riconosciamo. È così è successo a Lisbona, nonostante io non conoscessi nessuno dei partecipanti. Nel MEG diciamo spesso che la vera sfida è quella di saper essere MEG anche al di fuori del suo stesso contesto, quindi al di fuori da Convegni, riunioni, Giornate Regionali, ecc. Farlo con persone che già fanno parte del Movimento è più semplice, in quanto si parla la stessa lingua. Fare esperienza di fraternità e amore illimitato, anche con persone che parlano lingue diverse dalla tua, letteralmente, mi ha reso grata di essere lì, nonostante le paure che l’ignoto portava con sé.
Spingersi un po’ più in là
Tutto quello che è venuto dopo questo incontro è ciò che più calorosamente custodisco nel cuore: aver creato dei ponti, dei legami, aver raggiunto l’altro, grazie al Signore. Al di là della GMG, ho conosciuto ragazzi che hanno avuto il coraggio dicontinuare ad aver cura di me anche dopo l’incontro, ragazzi che tutt’oggi sento. Questo è quello che riceviamo quando decidiamo di spingerci un po’ più in là… Che dite, ne vale la pena?