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Il sole della mia vita

Jasmeeta, Responsabile della Comunità di Napoli 20, ci racconta la sua storia, dall’India all’Italia. Una storia di amore, vero e proprio dono del Signore

Oggi sono qui ho tra le mani il mio nome

Ciao ragazzi, sono Jasmeeta! Qualcuno mi conosce già come Responsabile e Testimone di Napoli 20. Qualcuno ancora no, ma non tutti conoscono la mia storia. Così, oggi voglio raccontarvela.

Tutto è cominciato quando i miei genitori, Lucio ed Eva, hanno sentito il desiderio e la vocazione di adottare. Ad un campeggio di Bardonecchia degli Amici del MEG hanno incontrato un’ex “megghina”, Suor Amata, religiosa delle Missionarie della Carità. Quest’ordine fu fondato da Madre Teresa di Calcutta (dalla quale sono stata personalmente benedetta!). Dall’incontro tra i miei genitori e Suor Amara il mio cuore di figlia ha iniziato a battere. Suor Amata è stato lo strumento attraverso cui il Signore mi ha regalato “una nuova vita”. Ho vissuto il primo anno di vita nella casa di Shishu Bhavan a Calcutta, in India, voluta appositamente da Madre Teresa per accogliere i bambini orfani. Nel lontano 1996, però, sono arrivata in Italia e la mia vita è totalmente cambiata! Qui, sono stata subito accolta e amata da tutti.

Dopo qualche anno è arrivata mia sorella Laksha, tanto attesa da tutti noi. Anche lei dall’India, sempre tramite le Suore di Madre Teresa. La mia famiglia, costruita sulla fede e sull’amore, era finalmente completa. Tutti noi abbiamo sempre vissuto l’adozione con gioia e ringraziamo il Signore per la vita meravigliosa che ci ha regalato.

Jasmeeta e suor Amata
Una famiglia costruita sulla fede

Ti ho mai raccontato di quanto quel mattino ero felice con le mie reti piene

Jasmeeta con il suo gruppo C14 a Frascati nel 2019

Far parte del MEG era il mio destino, dato che la comunità di Napoli 20 è nata cinquantatrè anni fa con papà e tre suoi amici. Ma questa è un’altra storia…

Con i Gruppi Emmaus è iniziato il mio cammino. Così la Comunità per me è sinonimo di ‘casa’. Nel MEG ho avuto la fortuna di instaurare legami indissolubili. I miei compagni di viaggio sono diventati fratelli, ancor prima che amici, e insieme abbiamo percorso tutte le tappe della vita.

Grazie a loro e ai miei Responsabili, tra cui Padre Loris, ho imparato a pregare, incontrando il Signore nel profondo del mio cuore, ad essere sempre pronta all’ascolto e ad aver cura dell’altro.

Oggi, sono Responsabile C14 e cerco di testimoniare ai ragazzi che mi sono stati affidati la bellezza del MEG, l’intensità dei legami che possono nascere in comunità, ma soprattutto la fede, che arricchisce la nostra esistenza.

Cambiandomi la vita mi ha chiesto di partire e io gli ho detto “sì”

Ogni volta che il Signore mi ha chiamato ed io ho risposto di sì, fidandomi, ho vissuto sempre esperienze sorprendenti. Così, nel 2019 sono partita con Padre Andrea e altri undici amici di altre Comunità, per vivere la Missione in Brasile. È stata l’esperienza più intensa che abbia mai vissuto.  Mi sono sentita strumento del Signore nel portare la sua Parola alla gente. La meraviglia più grande è stata trovarlo negli occhi e nelle storie di chi incontravo, di chi sapeva dare al Signore il primo posto nella giornata. Ero partita con il desiderio di donare, ma alla fine gli amici brasiliani avevano riempito il mio zaino e il mio cuore d’amore.

Il viaggio missionario in Brasile

Libera in me la certezza che voglio amare, che l’unica cosa da fare è aver cura di te

La comunità di Napoli 20

Il MEG è stato faro che ha illuminato la mia vita e mi ha fatto comprendere meglio i desideri ed i sogni che ho nel cuore: scoprire l’amore di Dio per me e il desiderio di corrisponderlo, amando gli altri.  È stata una sorpresa cogliere in me quella scintilla che ci fa essere unici nella nostra missione. Oggi, sto per laurearmi per diventare insegnante: la mia ‘vocazione’ è essere una guida per i più piccoli, perché crescano come persone felici e responsabili. Insomma, il MEG è il sole che riscalda e ravviva la mia vita, anche al di là della Comunità. Dà colore alle mie relazioni, trasformandole in amore. Quel raggio del “sole MEG”, che aveva illuminato i miei genitori ed era passato attraverso Suor Amata, (nome scelto da lei che, proprio durante un Convegno, aveva capito quanto grande fosse l’amore di Dio per lei) ha, infine, riscaldato anche me. Sento sempre il desidero di ringraziare il Signore per la storia che ha scritto con me e pensando al futuro ho la certezza che lui mi dirà sempre “Io ci sarò”.

Fai il MEG

In parrocchia o in istituto

Puoi avviare una nuova comunità utilizzando i nostri percorsi per il catechismo, Catemeg, o gli itinerari tematici annuali proposti nei sussidi “MEGResponsabili”.

Durante la messa in parrocchia alcuni bambini del MEG raccontano un'attività svolta durante il catechismo