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Vita MEG

Vent’anni e gli occhi spalancati sulla realtà

Sono nove, giovani, curiosi, desiderosi di mettersi in gioco. Insieme a Padre Marco Colò compongono la “redazione attualità” del MEG. Scopriamo di che cosa si occupano e qual è lo stile che li caratterizza.

Esploratori della realtà

Andrea, Irene, Sara, Maria, Antonio, Daniela, Lavinia, Martina, Sara e Marco.

A voi sembreranno solo nomi, eppure dietro a questi ci sono le mani che hanno scritto, gli occhi che hanno osservato, le menti che hanno pensato ciò che avete letto in questi giorni sulle pagine social del MEG.

Come i migliori esploratori, ci siamo immersi nel mondo per cercare le storie più significative a cui dare spazio all’interno della nostra realtà, virtuale e non.

Da qualche tempo, infatti, la gestione dei post d’attualità sui social è stata affidata a dieci ragazze e ragazzi che, insieme a Padre Marco Colò (sì, sei ancora giovane!), ogni settimana passano in rassegna tutto ciò che accade nel mondo e scelgono un solo argomento da sottoporre ai lettori del web.

Per riflettere e far riflettere

Ma allora, vi chiederete voi, che cosa distingue questa rubrica dalle altre pagine di attualità, che molti di coloro che hanno uno smartphone seguono e leggono?

Nel nostro caso si tratta di una ricerca che ci mette alla prova ogni volta con uno scopo molto preciso: far riflettere. Questo significa per noi tante altre cose, come trovare il modo di accendere l’attenzione, dare voce a chi non ne ha, suscitare una domanda. Però significa anche provare a dare una prospettiva nuova alle notizie attraverso il punto di vista di giovani ragazzi di vent’anni che tengono gli occhi spalancati verso l’esterno. Le nostre lenti, a volte, sono attraversate da un velo di tristezza, altre da un crudo realismo, altre ancora, invece, da un’inspiegabile audacia. Questa pagina vuole essere un’occasione per creare uno spazio in cui le voci diventano qualcosa in più che timidi sussurri.

Le ragioni che ci muovono

Il MEG è per definizione un Movimento. E allora perché dovremmo stare fermi? E così, siamo andati ai quattro angoli del mondo – rispettando sempre la zona rossa, s’intende! – e abbiamo scovato i racconti che più ci avevano mosso. Ci siamo affidati al modo in cui, nel MEG, leggiamo un brano del Vangelo. Non ci chiediamo se è il migliore, ma: “Che cosa ti ha mosso in questo testo? Quali emozioni ha suscitato? Quali parole ti hanno lasciato un gusto?”.

È con questa disposizione interiore che abbiamo girovagato per i continenti, abbiamo registrato le notizie e le abbiamo riportate in breve. Non troverete necessariamente quelle più sensazionali, quelle di cui tutti hanno sentito parlare, ma quelle che smuovono qualcosa di più grande e allo stesso tempo più intimo, che possono indurre a fare un passo avanti o a rompere un silenzio.

Uno spazio aperto a tutti

A qualcuno potrebbe sembrare folle affidare una parte della pagina ufficiale del MEG a dei ragazzi. La verità è che non siamo mai soli in questo percorso. Oltre ad essere sempre accompagnati dai “grandi”, abbiamo soprattutto voi lettori. “Nessun uomo è un’isola”, ha detto qualcuno, e per questo vi invitiamo a commentare i post, a descrivere le vostre esperienze e, perché no, ad aprire un dialogo con noi. Per noi e per voi, questa pagina è un punto di partenza e non di arrivo: incuriositevi, approfondite e (in)formatevi! Siamo convinti che da questo scambio potrebbe nascere qualcosa di molto interessante.

Grazie al MEG abbiamo imparato a rispettare sempre i luoghi, le persone ed i sentimenti. È su questi binari che viaggeremo per diventare, insieme a voi, Testimoni nel mondo.

Fai il MEG

In parrocchia o in istituto

Puoi avviare una nuova comunità utilizzando i nostri percorsi per il catechismo, Catemeg, o gli itinerari tematici annuali proposti nei sussidi “MEGResponsabili”.

Durante la messa in parrocchia alcuni bambini del MEG raccontano un'attività svolta durante il catechismo