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Il MEG, strumento del Signore della nostra vita

È possibile ritrovarsi nella fede, pur provenendo da esperienze e percorsi di vita diversi? Sì e Monica e Stefano, “Amici del MEG” della Comunità di Roma, lo dimostrano. Per loro il MEG è stata “la strada”…

Veniamo da luoghi lontani

Monica: sono entrata nel MEG a 13 anni. Nella mia comunità, i Tabor, ho trovato il Signore e le persone con cui, ancora oggi, condivido la mia vita.

Stefano: sono stato accolto nel MEG, da ateo, a 35 anni, dopo il matrimonio. Dieci anni dopo, ho riconosciuto che il Signore era presente nella mia vita e ho scelto di fare la Cresima: il primo sacramento consapevole della mia vita.

Nonostante la diversa provenienza, l’amore ci ha uniti e ha dato i suoi frutti, Virginia e Giacomo. La vita della nostra famiglia, da subito, è stata segnata da molte difficoltà e grandi sofferenze. Ci siamo trovati ad affrontare malattie e problemi grandi e spaventosi. Voltandoci indietro, siamo sicuri che nel restare uniti e nel guardare avanti ogni giorno, siamo stati sorretti e alimentati dall’Amore del Signore.

Monica ad un ritiro di comunità con Padre Sauro
Abbiamo messo su casa

Ci ha chiamati amici (del MEG)

Il nostro dono più bello, Virginia e Giacomo

Noi non siamo amici del MEG. È il MEG che ci ha fatto il dono della sua amicizia. L’appartenenza al Movimento è, per la nostra famiglia, una nota identitaria. Perché è tramite il MEG che tutti e quattro “abbiamo riconosciuto e creduto all’amore che Dio ha per noi”.

Quando i ragazzi erano piccoli, la realtà dell’Associazione di coloro che erano cresciuti nel Movimento, ma erano oramai adulti per potere continuare a farne parte – quella che poi, nel tempo, è diventata gli “Amici del MEG” – ha mosso i suoi primi passi. Sono stati gli anni dei Convegni per famiglie a Cortona, con Padre Sauro, diventati da subito un appuntamento desiderato e atteso tutto l’anno. Esattamente come succedeva “prima” e come succede ancora ai ragazzi oggi.

Poi i nostri figli sono entrati a loro volta nel Movimento e gli appuntamenti da attendere sono diventati due: il Convegno del MEG e il Convegno degli Amici del MEG.

Essere ospiti nel tendone, in mezzo a tutti voi, durante le Messe o la festa finale è per noi una fonte di gioia difficilmente descrivibile.

Il dono più bello? Nei primi Convegni della nostra figlia maggiore, lei era “la figlia di Monica e Stefano”. Da qualche anno, siamo diventati noi “i genitori di Virginia e Giacomo”.

Abbiamo pregato tanto per questo!

Buoni propositi

Nel nostro modo di essere coppia, genitori e famiglia, cerchiamo di confrontarci consapevolmente con la Parola ed il Pane. È un lungo cammino, ma un lungo cammino di Grazia.

Proprio perché veniamo da esperienze diverse, abbiamo imparato che non dobbiamo arrenderci, non dobbiamo mai smettere di seguire il Signore, di riconoscerlo nell’Eucaristia, di cercare i segni della sua presenza nella nostra vita; e, quando lo sentiamo presente, non dobbiamo mai darlo per scontato.

La nostra famiglia… qualche anno fa

La nostra festa

La messa per il nostro anniversario

Lo scorso giugno abbiamo compiuto venticinque anni di matrimonio, che avremmo voluto celebrare durante il Convegno degli Amici del MEG. Non vedevamo l’ora. Lo aspettavamo talmente tanto…! Purtroppo però è arrivata la pandemia.

Ma, ancora una volta, il MEG è stata la strada. Il lockdown totale era appena terminato e, giusto una settimana prima, erano state consentite le celebrazioni. Abbiamo quindi avuto la possibilità di organizzare una messa all’aperto, a San Saba, anche se con solo una ventina di persone.

Con chi potevamo festeggiare questo momento se non con la nostra storica comunità, i Tabor?

E a chi potevamo chiedere di celebrare se non ad Andrea Picciau, che ci ha fatto l’onore di accettare? Ancora una volta, quindi, il MEG si è rivelato essere lo strumento del Signore per la nostra vita.

Fai il MEG

In parrocchia o in istituto

Puoi avviare una nuova comunità utilizzando i nostri percorsi per il catechismo, Catemeg, o gli itinerari tematici annuali proposti nei sussidi “MEGResponsabili”.

Durante la messa in parrocchia alcuni bambini del MEG raccontano un'attività svolta durante il catechismo