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La stagione dell’amore

Michele, Responsabile della comunità di Bari 3, ci racconta la storia della sua vocazione e di come è diventato Fra Michele della Vergine del Magnificat, Ocd.

L’inizio di un cammino

Ti ho mai raccontato di quanto quella notte ero deluso con le mie reti vuote? Lo avevo già incontrato ma avevo ancora fame e troppa sete….

Mi piace iniziare a raccontarvi la mia esperienza accompagnato dalle parole di un inno MEG, uno di quelli che mi ha scosso dentro, che mi ha spinto a pormi degli interrogativi fondamentali: Chi sono? Cosa c’è di buono nella mia vita? Cosa voglio e posso farne? Ma perché proprio io?

La storia che voglio narrarvi ha inizio nel lontano ottobre del 1999, quando avevo solo 8 anni. Una ragazza, che fino a quel momento conoscevo solo di vista e che non sapevo sarebbe poi diventata la mia Responsabile lungo tutto il cammino, mi si avvicinò proponendomi di far parte di un gruppo parrocchiale, quello del MEG.

Devo esser sincero: sono stato molto incostante nei primi anni! Poi, con il mio primo convegno, con Frascati 2006, tutto è cambiato. Dopo quei giorni di amicizia e di festa, iniziai veramente a prendere sul serio il mio cammino ed imparai ad amare il Movimento, sentendolo veramente parte fondamentale della mia vita.

I miei fratelli di comunità

Il sogno di Dio per me

Michele con i suoi due fratelli, Alessandro e Davide

Mi ha parlato quella volta mi diceva: ‘non temere, il tuo futuro è di fare come me!’Mi sentivo troppo poco per poter solo pensare, immaginare tutto questo amore per me

Quello stesso anno, a fine settembre, arrivarono nella nostra parrocchia le reliquie di Santa Teresa di Gesù Bambino ed io ricordo che rimasi in Chiesa in preghiera fino a notte fonda. La lettura di alcuni passi dell’autobiografia della Santa mi aveva messo in crisi: aveva la mia età quando, spinta dall’Amore, aveva osato chiedere al Papa di entrare al Carmelo in anticipo, perché quando si ama non si può attendere’!

Ed io? Quella notte non chiusi occhio: ero scosso nell’intimo, non volevo, non potevo, avevo altri sogni, altri progetti… ma non erano i Sogni di Dio!

Credetemi quando vi dico che ci ho messo tanto ad arrendermi! Cercavo la felicità, spesso ho creduto di averla trovata, ma passati un paio di giorni, capivo che si trattava solo di gioie passeggere, ero di nuovo punto e a capo. E mi mettevo nuovamente in ricerca.

Avevo un lavoro, facevo l’elettricista, avevo tanti amici, non mi mancava nulla… o quasi. Mi mancava l’Amore vero!

Nel 2013, persi il lavoro, ma non mi persi d’animo! Entrai a far parte del coro della ‘Fondazione Frammenti di Luce’ altro punto cardine della mia vita. Mi piaceva l’idea dell’evangelizzazione attraverso l’arte, in giro per l’Italia a far concerti, cantando l’Amore.

Poi, quella stessa estate , i Frati Carmelitani Scalzi organizzarono un campo-pellegrinaggio ad Avila, in Spagna, alla scoperta di Santa Teresa e San Giovanni, i santi riformatori dell’Ordine Carmelitano e dovetti pormi ancora una volta la fatidica domanda: ma veramente il Signore sta chiamando me?

Passarono ancora altri anni, anni in cui facevo finta di niente, durante i quali la domanda rimaneva sempre lì, nascosta a me stesso ed ai miei amici. Cercavo di condurre una vita “normale” ma un’ennesima occasione, il campo-scuola nel 2015, mi mise di fronte ad una scelta radicale.

Il Padre Provinciale dell’epoca propose a me e ad altri due ragazzi
della comunità MEG di Bari3, Andrea e Giuseppe, di fare un’esperienza prolungata al Carmelo, rimanendo nel Convento della nostra Parrocchia. La data fu fissata, il nostro ingresso era deciso: 27 settembre 2015.

Il Signore non mi ha mai lasciato solo

Ti ho mai raccontato di quanto quel mattino ero felice con le mie reti piene?

I primi due anni sono trascorsi nello scoprire, giorno per giorno, quanto fossi veramente felice, nonostante le dure prove che la vita mi metteva davanti come, ad esempio, la perdita della mia amica Luana. Eppure sperimentavo che il Signore non mi lasciava mai solo!

Nel settembre del 2017 partii per il Noviziato, indossai l’Abito dei Fratelli Scalzi della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo!

Durante quel periodo il MEG non mi ha mai abbandonato ed io non ho mai smesso mai di pregare per ogni singolo ragazzo del Movimento.

Nel coro Frammenti di Luce e con Luana

Il mio sì all’Amore

Il giorno della prima Professione religiosa

Passato l’anno di Noviziato, arriva il mio “Si all’Amore”. Il 14 settembre 2018, nella mia Parrocchia, a Bari, ho fatto la prima Professione Religiosa, promettendo al Signore di essergli fedele attraverso i voti di castità, povertà e obbedienza. Grazie alla presenza del caro Padre Andrea Picciau, Responsabile Nazionale del Movimento, quel giorno, simbolicamente, c’era tutto il MEG lì con me.

Ora sono studente nella facoltà teologica pugliese qui a Bari, dove spero di concludere gli studi e poter accedere al ministero del Sacerdozio!

E il MEG? Mica lo mollo! È parte di me e con gioia, nel mio piccolo, provo a continuare a dare qualcosa agli altri e, ogni giorno, raccomando all’Amato Signore tutto il Movimento, ogni singolo ragazzo e Responsabile della mia e di tutte le altre comunità.

Fai il MEG

In parrocchia o in istituto

Puoi avviare una nuova comunità utilizzando i nostri percorsi per il catechismo, Catemeg, o gli itinerari tematici annuali proposti nei sussidi “MEGResponsabili”.

Durante la messa in parrocchia alcuni bambini del MEG raccontano un'attività svolta durante il catechismo